Capelli, emozioni dell'anima
Più di una seduta di psicoterapia, più di un'ora di massaggi, più dell'ozio o dello shopping: un appuntamento col parrucchiere rigenera chioma e umore come poche altre cose. Hairtherapy, per capire chi siamo e cosa vogliamo.
E' un servizio che va molto al di là del semplice taglio, colore e trattamento: a un parrucchiere una donna chiede di essere colta con uno sguardo, capita, valorizzata e soprattutto non tradita nella sua fiducia. E prima o poi ciascuna impara a proprie spese il labile confine tra l'affidarsi alla professionalità e all'esperienza del proprio coiffeur e il farsi sopraffare da idee non condivise. A poco vale, quando le cose sono andate per il verso sbagliato, uscire dal negozio in preda all'ira funesta per un taglio o un colore sbagliato, dicendo a se stesse «Mai più!».
L'hair-stylist dovrebbe essere consapevole «di una grande responsabilità - scrivono Mauro Beggi e Monica Cacconi, autori di Hairtherapy - Capelli... emozioni dell'anima, edito da Socialmente - per le influenze profonde che la giusta acconciatura può avere sulla persona. (...) Il giusto taglio, il giusto colore danno forza, aiuto, coraggio e sostegno nei momenti importanti della vita, nelle occasioni, nelle svolte, nelle scelte e non soltanto nell'ambito estetico ma anche il quello professionale e affettivo».
Psicologo, fisionomista, tecnico attento, preparato e aggiornato e infine un po' artista, il buon parrucchiere deve saper analizzare la personalità di chi ha di fronte, mettere a fuoco la morfologia del suo viso, studiare e scegliere taglio e colore appropriati tenendo conto delle motivazioni e delle conseguenze della cliente e deve in conclusione saper operare conoscendo bene tecniche e prodotti per la cura del capello. «Un incontro di anime», in sostanza, sostengono gli autori di Hairtherapy.
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