Nucleare oggi...

Oggi pubblico un post molto serio, e ringrazio mio fratello che mi ha girato l'email che vi ripropongo di seguito.

Occorre assolutamente vedere il video "Ti spacco la faccia" : Testa contro Tozzi, lite sul nucleare http://www.youtube.com/watch?v=bB2oJUAkC0Q
Fortunatamente in Italia ci sono ancora scienziati degni di questo nome. Uno di questi è Vincenzo Balzani, docente di Chimica Generale ed Inorganica all'Università di Bologna che, dati alla mano, smontà così le affermazioni della lobby nuclearista: «Bisogna ricordare anzitutto che il nucleare produce soltanto energia elettrica e che la potenza elettrica installata in Italia (94 GW) è già oggi molto superiore alle esigenze del Paese (57 GW è il picco dei consumi, per poche ore all'anno), come certificato dall'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas nell'allegato A al Piano Strategico 2007-2009. Quindi, anche a causa della forte caduta dei consumi (-6,3% nel 2009), non si vede proprio la necessità di costruire centrali nucleari. Le argomentazioni di Testa a favore del nucleare sono le stesse sostenute da Governo ed Enel: "miti" facili da sfatare. Ci viene detto che lo sviluppo dell'energia nucleare è un passo verso l'indipendenza energetica del nostro Paese. Ma l'Italia non ha uranio. Quindi, nella misura in cui il settore elettrico si volesse liberare dalla dipendenza dei combustibili fossili utilizzando energia nucleare, finirebbe per entrare in un'altra dipendenza, quella dall'uranio, anch'esso da importare e anch'esso in via di esaurimento. Si sostiene anche che con l'uso dell'energia nucleare si salva il clima perché non si producono gas serra. In realtà le centrali nucleari, per essere costruite, alimentate con uranio, liberate dalle scorie che producono e, infine, smantellate, richiedono un forte investimento energetico, in gran parte basato sui combustibili fossili. In ogni caso, le centrali nucleari che si intenderebbe installare in Italia non entreranno in funzione prima del 2020 e quindi non potranno contribuire a farci rispettare i parametri dettati dall'Unione Europea (riduzione della produzione di CO2 del 17% per il 2020). Oggi la prima cosa da fare è risparmiare energia ed usarla in modo più efficiente. Autorevoli studi mostrano che nei paesi sviluppati circa il 50% dell'energia primaria viene sprecata e che l'aumento dei consumi energetici non porta ad un aumento del benessere, ma semmai causa nuovi problemi. È possibile diminuire i consumi energetici in modo sostanziale con opportuni interventi quali l'isolamento degli edifici, il potenziamento del trasporto pubblico, lo spostamento del traffico merci su rotaia e via mare, l'uso di apparecchiature elettriche più efficienti, l'ottimizzazione degli usi energetici finali. Quanto alle fonti di energia, l'Italia non ha petrolio, non ha metano, non ha carbone e non ha neppure uranio. La sua unica, grande risorsa è il Sole, una fonte di energia che durerà per 4 miliardi di anni, una stazione di servizio sempre aperta che invia su tutti i luoghi della Terra un'immensa quantità di energia, 10.000 volte quella che l'umanità intera consuma. Una corretta politica energetica deve basarsi sulla riduzione degli sprechi e dei consumi e sullo sviluppo dell'energia solare e delle altre energie rinnovabili».

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