Presto online un sito del Ministero della Salute, dove segnale effetti negativi dei Cosmetici


Entro un anno, in Italia, sarà possibile segnalare online, su sito del ministero della Salute, gli eventuali effetti negativi legati all'uso di un prodotto di igiene o di bellezza. 

Uno strumento che, successivamente, si collegherà in rete a un più vasto osservatorio europeo di "cosmeticovigilanza", come prevede la normativa UE. "Puntiamo a essere i primi in Europa a fornire questo servizio, che sarà obbligatorio dal luglio 2013", dice il sottosegretario alla Salute Francesca Martini, annunciando l'iniziativa durante la presentazione del Beauty Report 2011 dell'Unipro, l'associazione italiana delle aziende cosmetiche. 

"E' già pronto il progetto preliminare del sito web sugli eventi avversi - aggiunge Martini - che speriamo di attivare in largo anticipo rispetto a quanto previsto dalla legge. Ritengo fondamentale, anche per sottolineare la qualità del made in Italy in questo settore, partire per primi in Europa. E stiamo già raccogliendo dalle Regioni i dati in loro possesso. Conto anche sulla collaborazione di tutte le aziende per raggiungere l'obiettivo". Il sito sarà a disposizione sia degli addetti ai lavori ma "soprattutto dei consumatori", ha detto Martini che prevede, al momento del lancio del sito, una campagna di informazione per spiegare ai cittadini come utilizzarlo a tutela della loro salute. 

Tra le possibilità allo studio, anche l'indicazione del sito sulle confezioni dei prodotti cosmetici. Un'idea che non dispiace ai produttori. "Purtroppo - spiega Fabio Franchina, presidente Unipro e Colipa - sulle confezioni è necessario, come prevedono le norme in vigore, stampigliare già diverse avvertenze. Ma in generale, a parte i problemi di spazio, non abbiamo difficoltà ad accettare la proposta: la sicurezza e la qualità dei prodotti cosmetici ci sta molto a cuore. L'Italia, e l'Europa in generale, sono le aree dove la tutela dei consumatori, in questo come in altri campi, è la migliore al mondo" . 

Grande attenzione, da parte di industria e Istituzioni, al fenomeno della contraffazione. "Purtroppo - spiega Francesca Martini - alcuni prodotti provenienti dall'estero, soprattutto dalla Cina, vengono immessi illegalmente nel nostro Paese: cosmetici di bassissima qualità, con componenti che possono essere dannosi". Contro gli abusi e le illegalità "abbiamo una buona rete di controllo, anche attraverso la rete ispettiva dei NAS", aggiunge. 

Per quanto riguarda invece la sicurezza dei prodotti legali, "abbiamo un sistema di autorizzazione e di attenta valutazione dei componenti", spiega Martini sottolineando la personale attenzione all'abolizione dei test sugli animali per i cosmetici, già prevista per legge."Per la sicurezza dei prodotti in Europa - ribadisce il presidente di Unipro, Fabio Franchina - ci sono regole rigidissime a vantaggio dei consumatori. Possiamo dire quindi ad alta voce che abbiamo la qualità più elevata a livello internazionale". Ed è per questo che la cosmeticovigilanza, con le segnalazioni degli effetti avversi, trova la piena collaborazione dei produttori. 

"In anni di sperimentazioni - continua Franchina - non abbiamo mai registrato problemi di effetti avversi importanti". Fondamentale, invece, valutare i prodotti che arrivano da Paesi extraeuropei. "Non è passato inosservato - conclude - il fenomeno di un prodotto per la stiratura dei capelli (la cosiddetta "spazzola progressiva", di origine brasiliana) che, sotto mentite spoglie (e grazie a formulazioni che aggirano il divieto, Ndr), utilizza una sostanza vietata, la formaldeide, dannosa per i parrucchieri che ne respirano i vapori al momento dell'applicazione". Un prodotto molto costoso, che però è richiesto per le sue performance, nonostante gli allarmi, ma che per il momento non è stato ancora ritirato.

Fonte: Adnkronos

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